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Montignano

Castello che nei secoli X e XI apparteneva al feudo degli Arnolfi ed è ricordato in un documento dell’abbazia di Farfa del 1115 come Poggio di Santa Maria in Pantano.
Nel corso del secolo XIII fu sottomesso da Todi. Nel 1476 fu saccheggiato ed in parte distrutto dalle milizie della famiglia Atti in lotta con l’altra potente famiglia dei Chiaravalle che si era asserragliata nel castello. Nel 1577 Montignano e la sua tenuta furono devastati dal passaggio di alcune truppe mercenarie francesi per cui i suoi abitanti, dal consiglio generale di Todi, furono esentati per quattro anni dal pagamento di dazi e imposte.
Il castello si presenta ancora con buona parte delle sue strutture medioevali: le mura, alcune torri angolari e la porta di accesso oltre la quale si trova la chiesa di San Giovanni. Poco fuori dal castello si trovano le rovine della duecentesca chiesa di Santa Degna con un bell’abside semicircolare in pietra squadrata ed un grande sarcofago di travertino.
Addossata alle mura del castello vi è un’ara con iscrizione funeraria, rinvenuta nel territorio del Vicus Martis.